Non profit

Ora spetta all’agricoltore denunciare l’infortunio

L’Inail ha cambiato le regole sull’infortunistica

di Redazione

Sono il presidente di una cooperativa che opera in provincia di Biella appartente al terzo settore attiva nel campo agricolo. Ho sentito dire che, a seguito della riforma dell?Inail, il nostro settore è tra quelli maggiormente interessati. Vorrei sapere quali sono in dettaglio i cambiamenti previsti dalla riforna.
F.C. (Biella)

Risponde Giulio D?Imperio
Per prima cosa cominciamo col dirle che la notizia che le è stata riferita è vera. Infatti il Decreto Legislativo n. 38 datato 23 febbraio 2000 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 1° marzo 2000, n. 50), è quello che ha previsto la tanto attesa e molto discussa riforma dell?istituto assicuratore. Il settore agricolo non è stato affatto risparmiato dai provvedimenti risportati nel testo di legge, anzi, ha subito alcune novità sostanziali. La prima è quella relativa alla denuncia di infortunio a carico del datore di lavoro per quanto attiene l?operaio agricolo a tempo determinato (chiamato OTD). Per quanto riguarda, invece, la denuncia di infortunio relativa ad un incidente subito dal lavoratore agricolo autonomo, sarà compito del titolare del nucleo famigliare a cui l?infortunato appartiene. Per comprendere meglio l?entità della novità, occorre ricordare che fino all?entrata in vigore del decreto legislativo n° 38/2000, era il medico che soccorreva il lavoratore a doversi preoccupare di segnalare l?infortunio all?Inail. L?altra novità poco incorraggiante è data dall?aumento dei contributi previsto per gli anni 2001-2005. Questo aumento è identificabile per i lavoratori agricoli autonomi in un aumento di quota capitaria pari al 50 per cento complessivo, così distribuito. Il 12,5 per cento per gli anni 2001-2002, per ogni anno; dal 2003 al 2005 l?incremento contributivo dovrà essere stabilito da un apposito decreto interministeriale. Va ggiunto inoltre che gli aumenti contributivi certamente non hanno risparmiato neppure i lavoratori agricoli dipendenti. Infatti per questa categoria sono stati previsti a partire dall?anno 2001, aumenti pari al 12,5 per cento annui. Esiste però una possibile ?ancora di salvezza?, almeno per quanto riguarda la possibilità che le aliquote di aumenti previsti siano ridimensionate. È stato previsto, infatti, che i proventi ottenuti a seguito della vendita di beni di proprietà dell?Inail, siano destinati dall?istituto a ridurre l?aumento delle aliquote contributive. Da sottolineare infine che non bisogna affatto trascurare quanto previsto sia per gli infortuni in itinere sia per quanto disposto per il danno biologico.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.